ideazione Cie Proyecto Otradnoie

occhio esterno Iván Tomasevic

performers

Ingrid Esperanza, Maurici Pascual, Germán Caro Larsen

disegno luci Iván Tomasevic

scenografia Germán Caro Larsen

promozione Mathilde LeCain

Otradnoie allude ad un mondo di oblio, un mondo pieno di cose che hanno perso la loro funzione, di persone che hanno rinunciato a vivere. Qui, lontano da Otradnoie, c’è troppo rumore, tutto è soffocato dalla stupidità umana. Bombardati da flussi di informazione, esortati ad un consumo bestiale che promette una vita ideale, troviamo solo spreco e insoddisfazione. Il set dello spettacolo è formato da oggetti di recupero che trovano un nuovo significato e una nuova vita in scena. Questi oggetti, che hanno perso la loro funzione, coesistono con macchinari e strumenti elettronici che generano rumori; questi costruiscono la musica dello spettacolo, creando una particolare sonorità dimenticata, uno stordimento pieno di polvere. La performance ha luogo in un cerchio simbolico, sotto una tenda metallica triangolare. Il linguaggio scenico è basato sulla musica dal vivo (creazioni sonore e manipolazioni), tecniche circensi (hair- hanging, tessuti aerei, manipolazione di oggetti) e sulla danza. La musica è live, composta con strumenti digitali e strumenti costruiti appositamente per questa creazione che , come la voce, producono suoni analogici per creare l’atmosfera sonora del pezzo.

L’obiettivo fondamentale del lavoro Otradnoie è quello di ricercare e sviluppare un linguaggio scenico che metta insieme circo, oggetti, costruzione di macchine sonore, movimento e creazioni sonore. Queste componenti sono parte integrante della creazione dello spettacolo e della drammaturgia.

La compagnia vuole creare uno spazio dove riunire proposte di spettacolo che abbiano un interesse comune: l’essere umano come animale sociale, prendendo rischi e cercando un’estetica precisa. Da questa idea nasce il nome della compagnia: Otradnoie è il nome di un villaggio russo che significa “dove abita la comodità”.

 

 

Performercircense,GermanCaroLarsen,creatore del suono e scenografo, entra nel mondo del circo nel 1977 studiando alla Scuola Nazionale di circo di Cuba, fa parte di varie compagnie di circo e danza in Cile e in Spagna. È uno dei fondatori di Cruzando el Charco, una piattaforma di scambio culturale della Catalogna.

 

Creatore e disegnatore di spazi sonori, collaboratore di piattaforme di nuove tecnologie, Maurici Pascual è compositore di colonne sonore per progetti di arti visive e performative. Lavora con Hansel Cereza, Ana Gendre, La Fura del Bauls, Pep Pascual, Fam funk, Boni Cia, Circ Delicia, Katraskacia, 12 Circ d’Hiver e ha partecipato a vari eventi come l’Expo di Saragozza e Circ Combinat.

 

Attrice,performercircense,ricercatricenell’ambito della voce e del movimento, Ingrid Esperanza è fondatrice della compagnia Karlik Danza Teatro ha partecipato a vari progetti circensi in Messico ed Europa. Ha vinto la borsa FONCA Stage Creatives in Messico, la borsa per Performing Arts UNESCO– Ashberg, e la borsa Berlinale, Berlin Short Film Festival. Autrice e performer di Zendra, creazione in progress preselezionata al Circus Next/JTCE 2012.

 

Ivan Tomasevic ha studiato alla scuola di teatro La Mancha–Chile e all’Università Vincente Perez Rosales. Lavora nel campo del disegno luci, della musica, giocoleria e performance circense, danza contemporanea e teatro. Attualmente lavora come attore e giocoliere per lo spettacolo Cirkus Fantastica al Folkteatret di Copenhagen. Partner attivo sin dagli esordi della compagnia, è stato coinvolto a vari livelli nello sviluppo del lavoro e il suo contributo è essenziale come occhio esterno e creatore luci. Ha lavorato come attore al Cia Cicklos, come tecnico luce per la Compagnia Teatrocinema, come disegnatore luci e stage manager per lo spettacolo Cuerdo del Cia Sr Stets.

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